13th Gen, 2016

ANDREATTA, segmento genealogico e ramo pontino

Segmento genealogico degli ANDREATTA (sopranominati FORMIN)
© Sergio Andreatta

Proveniente da Paderno del Grappa (TV), la diramazione s’insedia il 24 ottobre del 1933 a Littoria/Latina, al Pod. N.769 dell’ONC in Strada dello Scopeto n.1 a Borgo Bainsizza. Le vicende familiari di due generazioni, una vibrante saga, si snodano con patos nel romanzo storico di SERGIO ANDREATTA “769. Storie di Pionieri”, Aurore, Latina, I Ed. dic. 2014, II Ed. Marzo 2015, ppgg. 156 (anche in www.ibs.it ).

In copertina di “769. Storie di Pionieri” la foto della famiglia di Ambrogio Giacomo Andreatta con Luigia Filippin (la moglie), e i figli Vittore, Giulio, Aurelio, Corrado, Noris, Adris (nella foto non compare Maria “Mary” Filippin che si sarebbe però aggregata nell’avventura pionieristica in Agro pontino). Le malariche paludi erano state nel frattempo in gran parte bonificate ad opera dell’O.N.C. e la famiglia era pronta ora a dar corso al suo nuovo progetto di vita. (La foto (1932) è dello Studio fotografico Bresolin di Crespano del Grappa).

ANDREATTA – FILIPPIN

ANDREATTA
è un cognome di sicura origine trentina (focus in Pergine, ove insiste la Cappella di S. Andrea al Castello sul colle Tegazzo, di cui si ha la prima notizia storica certa nel 1155 con Odorico da Pergine), di etimologia patronimica nel significato di “figlio di Andrea” (attribuito al figlio del capostipite). Attraverso la Valle del Cismon e/o la Valsugana (la postale da e per il Tirolo) alcuni rami migravano durante il XIV sec. verso sud, a ricerca di migliori condizioni di vita, fino alla pedemontana del Monte Grappa a FIETTA (l’antica Flecta, ove pure insiste in montagna l’antica Chiesa di S. Andrea) e PADERNO D’ASOLO (due Comunità interattive data la vicinìa, talvolta divise ma più spesso unite a seconda di pregnanti vicende storiche locali). Molto prolifici gli Andreatta (Casa Granda) diedero origine e sviluppo in breve, specie dopo il funesto terremoto del giorno di Santa Costanza (25.02.1695), a numerosi nuclei familiari (i più benestanti già assurti a nobiltà: Andreatta di Fietta, I Fietta,Villa Fietta). Pesti (1630 con 30 morti a Paderno), terremoti e carestie non arrestavano la crescita dell’albero che sembrava aver trovato qui il suo terreno colturale. In seguito, avendo assunto Andreatta le caratteristiche di un vero e proprio “cognome di villaggio” per la numerosità dei rampolli, si rese necessario il ricorso (dal XVIII sec.) all’uso di svariati soprannomi tratti, non diversamente che per la formazione dei cognomi, prevalentemente o dal “colmèl” – contrada ove il nucleo abitava o dal mestiere che il capofamiglia esercitava o da una sua caratteristica fisionomica. Nella realtà un’anagrafe più che sostanziale, curiosamente tramandata fino ai giorni nostri, finalizzata ad una più precisa identità di ogni nucleo. Nel 1815 si potevano contare sul territorio del comune 47 “fuochi Andreatta” con 269 componenti come si può rilevare dall’Archivio parrocchiale (“stato d’anime”) di S. Maria Rossa. I miei ascendenti in linea diretta vanno ricercati nei “Formìn”, cosiddetti da fine ‘700 dalla valletta omonima presso la Cengia di Paderno dove risiedevano senza escludere, peraltro, la possibilità di un riferimento toponomastico diretto alla Val Formin (M. Formin, mt. 2657) in zona d’influenza ladina nei pressi di Cortina d’Ampezzo, dove gli antenati potrebbero aver sostato nel loro cammino migratorio verso la più accogliente pedemontana del Grappa. Nel nostro vocabolario dialetto-familiare un filologo esperto potrebbe cogliere tutte le persistenze con la parlata di Pergine e pure diverse tracce semantiche ladine (indico come unico esempio “larìn” dal latino “lares” per foco_lare). La constatazione dell’antica, plurisecolare presenza in zona Grappa ha fatto sì che uno studioso abbia potuto ipotizzare un’origine del ceppo del tutto autoctona (?) rispetto a quello degli Andreatta trentini. In realtà non si è voluto tener conto a sufficienza di alcuni documenti archivistici, del filo rosso della lingua comune e della ripetuta frequenza degli stessi nomi. Non una semplice coincidenza, a mio giudizio, rinforzata anche dal fatto che sul ponte sul Làstego, tra Crespano e Paderno, passavano le greggi e gli armenti della transumanza tra le alte valli trentine e il mare. Per una soluzione definitiva del contrasto tra tesi monogenetica e poligenetica limitatamente alle origini dei soli Andreatta di Paderno/Fietta, (apparendoci insostenibile l’estensione della questione a “tutti gli Andreatta del mondo” seppure in originario legame con i focus trentini e veneti), sarebbe di assoluto interesse scientifico, oltre che storico e genealogico, una ricerca sul DNA di un campione limitato di persone. Nella storia che comunque procede di generazione in generazione, dopo l’Unità d’Italia con l’annessione per plebiscito del Veneto del 1866, diversi rami familiari patirono la decadenza tanto da esser spinti verso nuove frontiere alla ricerca di benessere, “a catàr fortuna” con la migrazione in Sud America (come il mio bisnonno materno Costante Filippin) e negli USA (come il mio nonno paterno Ambrogio Andreatta), altri, ma solo successivamente, si sarebbero diretti in Australia. Mentre chi era rimasto sulle sue radici pedemontane veniva oberato, come possiamo leggere nelle cronache del tempo, dall’aumento delle imposte (tassa sul macinato, ecc…) e degli obblighi (leva obbligatoria). La Marca Trevigiana che i nostri lasciavano nel 1933, orientandosi alla “Merica in Piscinara”, non era quella florida e dell’imprenditorialità diffusa, motore dell’economia italiana di oggi, ma quella della Pedemontana primo teatro della Grande Guerra, bombardata nel 1917. Partendo lasciavano un quadro di distruzioni, morti, accresciute povertà cui si erano aggiunti nel ’29 gli effetti devastanti della più feroce crisi. La grande depressione seguita al crollo di Wall Street aveva sconvolto l’economia mondiale e aveva lasciato più povera l’Italia di Mussolini. Le migrazioni ancora una volta aprivano una porta… Nel doloroso contrasto dei sentimenti, dietro ogni partenza, agiva soprattutto una speranza di futuro. Dal 2000 nessun Andreatta coltiva ormai più vigneti a Borgo Bainsizza, il podere di 23 ha. con case e ville, dove era stata ingaggiata la prima epocale battaglia del grano, è stato alienato, salvo un piccolo cantone in cui, unico superstite della schiatta, intorno alla sua Associazione culturale e al suo ristorante, vive e opera Vittorio, nipote del “missier Ambrosio”. In quanto a me, psicopedagogista, mi sono appassionato alla scuola e ai suoi problemi per 45 anni, di cui 33 trascorsi nel ruolo di direttore didattico / dirigente scolastico, senza trascurare mai del tutto la naturale inclinazione alla scrittura (Eucalyptus (poesie, 1980); Bambini una volta (saggio educativo, 1998);769. Storie di Pionieri(romanzo storico, 2014); Camilla, Missione Esmeraldas (romanzo biografico, 2015).

FILIPPIN

patronimico che sta per “figlio di Filippo”, è un altro cognome tipico, ma meno antico (XVI sec.), presente a Paderno con 12 “fuochi” nel 1815. A detta del ricercatore prof. Melchiori di Crespano e dello stesso mons. Ermino Cesare Filippin (1899-1992, figlio di Giacomo Giovanni (1850) e di Ferrarese Maria Giovanna (1859 ), l’antico ceppo dei Filippin proveniva dal Trentino, Val di Non. Altre approfondite indagini genealogiche sono state condotte recentemente da Gabriele Farronato e pubblicate in due poderosi volumi con il finanziamento del Comune. Con il summenzionato monsignore, fondatore degli omonimi grandi Istituti di Paderno e protonotario apostolico di Paolo VI, ho intrattenuto rapporti personali e un epistolario negli ultimi anni della sua esistenza terrena († 1992).

PADERNO D’ASOLO, come altri comuni di cintura del monte “nostra patria”, avrebbe modificato il suo nome assumendo il predicato “DEL GRAPPA” nel 1919 per un doveroso tributo di riconoscenza ai tanti martiri della Grande Guerra (1915/’18).

I NOSTRI
pionieri della Bonifica integrale pontina:

ANDREATTA AMBROGIO GIACOMO (1876/1952) di Vittore (1840) e di Andreazza Maria, Paderno d’Asolo, TV. Eccolo il nostro patriarca (el Misièr ‘Mbrosio). “Formin” ascendenti sono: Vittore > Sebastiano > Vittore (1778) > Sebastiano (1759) > Vittore e, antecedentemente a ritroso, fino a Gio Vittore Andreatta (ca 1440-1513). Nomi più frequenti repertati: Vittore, Sebastiano, Giacomo… Con la migrazione del 1933 lasciava Paderno distaccandosi dai suoi fratelli: Edoardo (1864), Maria Anna (1867), Giuliano Giuseppe (1870†), Sebastiano (1871), Domenico Giuseppe (1880);

FILIPPIN LUIGIA (1889/1961) di Costante e di Crivello Maria, Montevideo; I cugina di mons. Erminio Cesare Filippin (1899-1992) fondatore dei grandi omonimi Istituti e mia nonna paterna;

ANDREATTA Vittore Costantino, Paderno d’Asolo, 1911/1982, sposato con Bresolin Pulcheria detta Angelina > Bruna (1938/_);

ANDREATTA Giulio Carmelino Camillo, Paderno d’Asolo, 1913/1957 consigliere comunale di Latina, sposato con De Coppi Maria detta Fanny, 1914/1992, di Lorenzo da Tarzo/Mareno di Piave e Silva Regina da Vazzola (> Maria Fanny, Antonio, Alfredo, Dante, Nazzareno). Figli di Giulio: > Bertilla, 1939/_ (Camilla da missionaria comboniana in Ecuador, narrata da Sergio Andreatta nel romanzo biografico:“Camilla, Missione Esmeraldas”, Aurore, Latina, 2015, ppgg. 450); Ambrogio 1942/_ , sposato con Signorotto Teresa (Bianca) > Alessandro sposato con Vanzan Roberta, Roberta in Cardosi Emilio > ..; Sergio 1947/_ sposato con Pirri Rosamaria > Flavio, 1976 †, Giorgia-Eloisa 1977/_ in La Starza Marco > … ;

ANDREATTA Aurelio Savino, Paderno d’Asolo, 1914/1992, sposato con Campagnaro Danila > Norma (1940/_), suora missionaria francescana, Graziella in Bortolin Mario (> ..), Luigina in Nardin Bruno (>..), Vittorio sposato con Pazzano Antonietta> Mirko (> ..), Flavio in U.S.A.;

ANDREATTA Corrado, Paderno d’Asolo, 1918/2005, sposato con Bertoldi Gina > Maria Pia, Raffaella, Giampaolo e Piergiorgio gemelli (1955/_ , ritornati in Veneto);

ANDREATTA Noris Maria, Paderno del Grappa, 1925/_ in Fèrula Ottavio, detto Ottavino,> Renato (> ..), Loretta (>..);

ANDREATTA Adris Ida, Paderno del Grappa, 1931/_ in Battaglini Adriano> Adriana, Rosanna, Francesco, Camilla. Vissuta per quarant’anni in GB/Galles (Swansea) prima del definitivo ritorno a Latina. I suoi figli vivono sparsi tra Inghilterra, Germania e Australia;

FILIPPIN Maria di Costante, detta Mary, figlia di terzo letto e sorella minore della matriarca Luigia (Madona Jia), Paderno d’Asolo, 1908/–, in Torrini (Fiesole).

A cura di SERGIO ANDREATTA, nei quarti ANDREATTA-FILIPPIN-DE COPPI-SILVA, © 2015.

Sergio Andreatta, 769 Storie di pionieri, Aurore Ed., dic. 2014, ppgg.150, €. 12

BB4

[caption id="attachment_10244" align="aligncenter" width="300"]Pionieri dell'Agro Pontino, Borgo Bainsizza, gli Andreatta protagonisti del libro in prima fila Pionieri dell’Agro Pontino, Borgo Bainsizza, gli Andreatta protagonisti del libro in prima fila


Incontro con l'Autore, Sergio Andreatta.jpg
Incontro con l’Autore, Sergio Andreatta.jpg[/caption]
Paderno del Grappa (4), Parrocchiale con svettante campanile

Paderno del Grappa (4), Parrocchiale con svettante campanile

Paderno del Grappa (9), il Municipio.JPG

Paderno del Grappa (9), il Municipio.JPG

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