12th Apr, 2009

Pasqua 2009

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Foto Sergio Andreatta

Ognuno sente la Pasqua che vuole. Chi non crede all’incredibile resurrezione da morte di un uomo oggi, nel 2009, ha la stessa prerogativa e mantiene la pari dignità umana e costituzionale di chi crede. Non paga scotto con la vita come nel passato davanti a un tribunale dell’Inquisizione. Nella libertà religiosa trovano spazio le ragioni per credere ma anche le opposte per non credere. E’ solo un’ardua scommessa personale, “le pari” per dirla con Blaise Pascal (Pensées, Article III, De la nécessité du pari, Edition de Ch. – M. Des Granges,ppgg. 122 – 139): “Puisqu’il faut choisir… si vous gagnez, vous gagnez tout; si vous perdez, vous ne perdez rien. Gagez donc qu’il est, sans hésiter” (pag.136).

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Ci sono così ragioni suggestive o di fede per credere e altre logico-razionali per non credere. Io, tu, egli… ognuno gioca la sua difficile scommessa e ne soggiace poi per gli indirizzi che ispirano la sua vita, per come… crederà o non crederà. Ma quando in una casa nasce un bambino e si perpetua in questo modo nella catena biologica la vita, chi non è portato a credere che il mistero fin nel corporale sia qualcosa che lo sfiora e lo tocca da molto vicino? Federica è nata in Casa Andreatta e anche il piccolo Stefano sembra oggi scoprirlo. No, caro Pedro*, la maggior colpa dell’uomo non è quella di esser nato. (Sergio Andreatta)

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* Pedro Calderon de la Barca, La vita è sogno.

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