18th Nov, 2010

Condannate a morte le palme della Scuola C. Goldoni di Latina

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Condannate a morte le palme della Scuola C. Goldoni di Latina

 di Sergio Andreatta

 

 
 

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Nelle ultime settimane abbiamo osservato il rapido deperimento, dovuto al punteruolo rosso, di  ben otto palme del giardino della Scuola Primaria statale “C. Goldoni”.

Questo micidiale parassita originario dell’Asia ha diffuso l’infezione in Italia e in città dopo l’importazione incontrollata dal punto di vista fitosanitario di palme ornamentali da parte di un incauto vivaista siciliano.

Il punteruolo (Rhynchophorus ferrugineus, foto 1) vive e si sviluppa tipicamente all’interno delle palme, le larve scavano gallerie e cavità nel tronco e alla base delle foglie e questo rende difficile la diagnosi precoce della sua presenza.

I sintomi più evidenti dell’attacco sono la forma irregolare della chioma, la perdita dell’apice vegetativo, il collassamento e il disseccamento delle foglie e si manifestano solo quando il punteruolo ha già colonizzato gran parte della pianta (foto 3-4-5-7-9: palme della Scuola centrale C. Goldoni di Latina – IV Circolo didattico).

Malgrado le indicazioni date ai proprietari di non effettuare potature verdi sulle palme e di operare il taglio delle foglie solo dopo il loro completo disseccamento, in quanto i tagli della potatura “al verde” possono attrarre l’insetto; malgrado qualche trattamento tentato anche dal Comune di Latina, come in Piazza della Libertà e dintorni, il pericoloso parassita si è diffuso rapidamente non lasciando scampi.

 

E quasi nessuno si è preoccupato di segnalare immediatamente, ai sensi del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 9.11.2007 e del Decreto legislativo 214/2005, la presenza del famelico e aggressivo parassita al Servizio Fitosanitario Regionale del Lazio a mezzo telefax al n. 06.51686828. Anzi sembra che nessuno si preoccupi post-hoc, anche perché dovrebbe farlo a spese proprie e a costi elevati, di abbattere e di smaltire le palme con tutto il materiale di risulta, secondo le prescrittive procedure fornite dallo stesso Servizio.

 

Nessuno si è preoccupato e sembra si preoccupi neanche di non incorrere nelle sanzioni pecuniarie previste dall’art. 54 del D.Lgs. 214/2005 e nelle conseguenze penali previste dall’art. 500 del codice penale.

Così la Città di Latina, ma altrettanto Sabaudia, sembra un cimitero di palme e la Goldoni del IV Circolo didattico non è da meno, anzi qui i parassiti hanno acquistato una tale confidenza dell’area da entrare dalle finestre e mostrasi perfino sui banchi degli alunni.

 

Tutto passa e da questo gli alunni potranno imparare almeno la cultura della precarietà dalla quale il nostro benessere ci aveva da tempo disabituato. Intorno ad ogni fatto può nascere una pedagogia e si può sviluppare una didattica.

Questa mattina, dopo tre articoli in merito scritti e pubblicati anche su questo blog, ho provveduto ad inviare un fax (vedi PDF 18.11.10 palme con punteruolo rosso) al Commissario Straordinario dott. Guido Nardone per chiedere, ormai non più la cura tardiva e inutile, ma la rimozione di quegli spettri vegetali dal cortile della Scuola. © – Sergio Andreatta, dirigente dell’istituzione scolastica IV Circolo di Latina – Riproduzione riservata.

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