19th Feb, 2008

I Costumi di Giorgia Eloisa Andreatta per il successo di “Cani e Gatti” di Edoardo Scarpetta

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 I Costumi di Giorgia Eloisa Andreatta per il successo di “Cani e Gatti” di Edoardo Scarpetta

Ottima l’interpretazione della Compagnia  I Nuovi Istrioni” di Paolo Ferrarelli.

Dopo il Piccolo di S.Nilo a Roma e in altre piazze.

Di Eduardo Scarpetta, nato a Napoli il 13 marzo 1853, che si avvicinò alle scene del teatro già all’età di quindici anni da cui si ritirò solo nel 1909, si è detto che visse nel teatro e per il teatro. Imbastiva trame popolari in dialetto per il solo gusto di far ridere ad ogni costo, aggirando le più lapalissiane logiche della mente, saltando a piè pari la pesantezza del grigio pensiero della vita, per arrampicarsi sugli specchi della commedia come un magro pulcinella convinto che solo l’ilarità potesse offrire alla persona l’occasione giusta per difendersi dal quotidiano e dai suoi perversi meccanismi. La sua vis comica, alimentata dal pullulare di una cornice esistenziale da Quartieri Spagnoli o Rione Sanità sembra mantenere in vita, contro ogni demolizione, i sogni, le aspirazioni, la volontà sia dell’autore che dello spettatore la cui attenzione viene avvinghiata senza fughe possibili. Per lui il teatro d’evasione, ma mai tanto distaccato da una quinta di realtà, arrivava a forzare imprevedibilmente il ruolo e i limiti della fantasia.

Ho conosciuto e intervistato al Teatro Eliseo di Roma, dopo la rappresentazione de “Gli esami non finiscono mai”, quel suo grande figlio (oltre gli ufficiali Titina e Peppino) che risponde al nome di Eduardo De Filippo, mai da lui riconosciuto e forse proprio per questo divenuto la più grande “maschera triste” del teatro italiano. Triste al punto di far sorridere quand’anche tentasse di far ridere. Eduardo che, in occasione della stagione teatrale 1970 riscriverà completamente il testo di “Cani e Gatti”, rinominando i personaggi e modificando anche parte della trama e del finale. Cane e gattedel 1901 è un’esilarante… “pochadina” tratta da “Jalouse” di Augusto Bisson, già rappresentata con successo in Italia. Nella “manipolazione” nella fervida fantasia di Scarpetta, “Cani e Gatti” raggiunge però una sua intelligente autonomia. La trama racconta dell’ossessiva gelosia di Ninetta nei confronti di suo marito Felice (molto bravo Saverio Calabretta) che mette in crisi il matrimonio e induce i suoi genitori Don Raffaele e Rosina (degni rappresentanti di una società borghese benpensante e moralista, magistralmente interpretati dagli attori Paolo Ferrarelli e Marina Mercuri della Compagnia I Nuovi Istrioni) al sotterfugio di fingere un’identica crisi, sgradevole e anche più esasperata, nella speranza di far riflettere con un effetto di deterrenza. In questo abile gioco di rovesciamento di situazioni e di parole, tra curiose certezze che si dimostrano poi non veritiere e finzioni che si rivelano alla fine un’imbarazzante verità, ad un ritmo travolgente la commedia snoda il suo copione ricco di ironia, a volte irrisoria e garbata, altre…

I genitori della gelosissima Ninetta (Giulia Colabianchi) decidono, così, di fingere di litigare per cercare con la loro emblematica rappresentazione da “cani e gatti” di far riflettere i due giovani e metterli di fronte alla triste realtà che può rappresentare una separazione. Tra risse verbali vere o fasulle si inseriscono tutti gli altri personaggi, tredici in tutto di cui sette principali (tre donne e quattro uomini tra cui, nella parte di don Peppino Scorza, il carismatico Federico Di Giannantonio, esaltato da una sua claque personale, ma bravo anche il segaligno Tiziano Di Sora nei panni di Luigino), usciti dalla faconda penna del grande Scarpetta per animare un canovaccio articolato e ricco di dinamismo in cui finzione e realtà si scambiano continuamente i loro ruoli, dando vita a situazioni imprevedibilmente comiche.

Alla fine il regista Paolo Ferrarelli ha voluto ricordare al numeroso e plaudente pubblico del Piccolo di S.Nilo di Grottaferrata, presente alla prima del 17 febbraio, le operazioni da lui compiute nell’adattamento di questo fortunato copione di Eduardo Scarpetta.

Innanzitutto una revisione integrale del testo, senza alterare il significato teatrale e la caratterizzazione dei singoli personaggi.

L´adattamento del testo ha comportato una revisione linguistica attraverso una trasposizione dalla lingua napoletana arcaica a quella attuale più comprensibile.

“Ho deciso anche di tradurre alcuni termini e/o intere battute in lingua italiana – dice Ferrarelli – raccomandando agli attori, di rispettare l´intonazione napoletana.

Ho mantenuto fede allo stile della farsa come “caricatura” della realtà e, quindi, dei personaggi che la rappresentano”.

Paolo Ferrarelli ha ringraziato il pubblico per la calorosa accoglienza, gli attori per la qualità eccellente della loro interpretazione. Ha chiamato sul palco per il meritato applauso la costumista Giorgia Eloisa Andreatta per la documentata ricerca sui costumi che si è tradotta in un originale e stupefacente suo progetto costumistico che il pubblico ha dimostrato di apprezzare molto. Nell’esposizione del foyer il pubblico ha potuto apprezzare i bozzetti del progetto della Andreatta, fashion & costume designer, che ha notevolmente contribuito al successo di questo spettacolo… Alla fine, andando via, mi rimane come… retrogusto l’immagine di una macchina comica perfetta, di un meccanismo costruito su serrati scambi di gustose battute, di voci che scoppiano e porte che si aprono e si chiudono, di personaggi che si trovano e che si perdono per… ritrovarsi, così almeno sembra, definitivamente verso la fine della vicenda. Questo è “Cani e Gatti” di Edoardo Scarpetta nell’interpretazione della Compagnia “I Nuovi Istrioni” di Paolo Ferrarelli, ora al Teatro “Piccolo di San Nilo” in Via del Grottino a Grottaferrata, poi al Teatro di Tordinona a Roma.

 

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TEATRO “PICCOLO” di S. Nilo 

(Istituto Benedetto XV- Via del Grottino – Grottaferrata)

Tutte le domeniche, dal 17 febbraio al 16 marzo 2008, alle ore 16,30 (apertura teatro ore 16,00)

Posto unico € 13,00 (Prezzo ridotto solo su prenotazione  telefonica obbligatoria:€11,00)

tel. 3886185653 – 3479383637 – 3286144516

Le prenotazioni sono già aperte anche al:

 

TEATRO TORDINONA – ROMA 

Via degli Acquasparta, 16 (Lungotevere Tordinona)

dall’1 al 13 aprile (ore: 20,45) con repliche domenicali (ore: 17,15).

 

 Giorgia Eloisa Andreatta

  COSTUME & FASHION DESIGN 

 eloisa77@libero.it 

Commenti

Benissimo, Giorgia, non sono una costumista, ma mi sembrano belli, belli. Un saluto e un forte abbraccio.
Zia Camilla – Esmeraldas – Ecuador

Grazie per il tuo magnifico articolo.E’ uno scritto completo che da’ al lettore una viva proiezione di quello che è lo spettacolo.Grazie ancora e complimenti a Giorgia!!!
Paolo Ferrarelli

… siamo molto dispiaciuti di non aver potuto apprezzare il tuo lavoro dal vivo, Giorgia.
Purtroppo siamo stati impossibilitati da molte cause di forza maggiore.
Abbiamo visto le foto dei tuoi costumi e ci sono piaciuti molto.
Un augurio di buon lavoro e buona fortuna!
Gabriele Casale e Tina

Bravissimi attori.

Grazie, Paolo. Non è magnifico il mio articolo ma sicuramente il lavoro della tua Compagnia de “I Nuovi Istrioni”. Ha scritto F.Nietzsche che “l’attore non prova mai il sentimento che esprime. Sarebbe perduto se lo provasse”. Ma riuscire ad esprimere ciò che non si prova, dover inventarsi gli stati d’animo è, secondo me, ancora più difficile. E infinitamente! Che ne pensi? Auguri per il prosieguo delle serate.
Sergio Andreatta

Una riflessione comica su me stesso.

Complimenti per Giorgia, dalle foto i costumi risultano veramente attinenti all’ambiente.

Ciò che crea qui l’atmosfera giusta sono i costumi, la scenografia e la napoletanità dei linguaggi. Soprattutto i costumi, dal disegno bello e raffinato perfino nelle divise dei servi, sono davvero importantissimi in questo caso. Complimenti a Giorgia, costume designer, ma anche, credo, alle due sarte che hanno concorso nel lavoro di realizzazione.

Io credo che il padrone delle scene, il vero mattatore sia, come sempre, Paolo Ferrarelli senza voler nulla togliere agli altri. Oltre all’intonazione giusta, l’espressività globale, la gestualità della mano e la mimica del viso. Sopra le righe, fra tutti, quelli che ho già segnalato nell’articolo. Tra gli altri qualcuno si deve fare e… si farà.

La riscoperta di un sapore popolare, da commedia dell’arte, dentro un copione che pure tollera qualche divagazione.

Auguri

Sono Andreatta de Brasile, a giugno vado altra volta in italia.
Prego il suo indirizzo, per, forse, conoscervi.

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