22nd Feb, 2012

Latina. Degrado urbano nella notte

di Sergio Andreatta 
C’è una teoria della deriva anche per il senso civico, lentamente ci si abitua a tutto, perfino al peggio. Fino a qualche anno fa, primi anni dell’esercizio di LatinAmbiente, il capoluogo pontino poteva dirsi sufficientemente pulito. Il sindaco A. Finestra si era, pure, inventato, con una buona dose di creatività e di partecipazione privata da parte di alcuni munifici sponsor, persino i “salotti della città” che continuano, qua e là, a proiettare ancora oggi una loro immagine di decoro. Ora… Uno scarico notturno di materiali edili e altro, tra cui lastre frantumate di marmi neri e travertini, è stato abbandonato proprio questa notte davanti al cancello principale del Mercato settimanale o “del martedì” di Latina, lato Via Rossetti.  Molto indignate alcune mamme di alunni-studenti della SMS Giuliano e del Liceo Scientifico Maiorana i cui figli varcano proprio lì la ringhiera per dirigersi a scuola. Da sotto alcuni sacchetti pieni estraggono, con l’intenzione di facilitarmi la fotografia, un cartello che in parte spunta già fuori e su cui con un pennarello c’è scritto chiaramente “Via Pontina 16”. Cosa vorrà dire? Sono forse questi i materiali di risulta della ristrutturazione di un’abitazione? Qualcuno, fornito di senso civico, denuncia per telefono il reato ambientale al 113 e alla Polizia Urbana. Ma dopo 8 ore tutto rimane ancora lì, a pochi passi dalla “piazzola” abusivamente occupata, ogni martedì mattina,  da un tranquillo venditore di pesce maleodorante che è difficile immaginare fresco appena pescato. Siamo appena fuori del Mercato, a fianco al varco attraverso il quale, coraggiosamente per gli effluvi appestanti, s’inoltra e transita moltissima gente a piedi. Nessuno si è mai preoccupato di intervenire, come anche ora di rimuovere tale indecenza nè di pulire o disinfettare. Cose tollerabili, dunque, e di normale amministrazione nella nostra giovane Latina? Scriveva Albert Camus (in Noces) che “il contrario di un popolo civilizzato e un popolo creatore” ma di creatività in questo gesto se ne intravede proprio poca, anzi direi proprio per niente. Ma forse siamo noi gli esagerati per cui quello che per molti è un semplice errore per noi, “anime candide, assume le proporzioni di un delitto” (in questo caso ambientale) per dirla con Honoré de Balzac (La storia dei tredici). Sergio Andreatta, Riproduzione riservata
 
 
Notizia ripresa dalla Stampa Pontina, qui LatinaOggi:

Dopo due giorni il problema è stato risolto.

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