7th Lug, 2016

Ricordando Marietta

Le_Ferriere_LT_La_Cascina_Antica

114 anni fa il martirio della ragazzina.
Non il primo e neanche l’ultimo caso di  femminicidio.

Una ragazzina dell’età di fine prima media, orfana di padre, vive con la mamma e i fratellini in una cascina della Campagna Romana.

Con la sua famiglia ne convive un’altra, comune l’origine marchigiana di Corinaldo e la sorte esistenziale, il lavoro della terra del conte Gori Mazzoleni. Il 6 luglio fa caldo nell’Agro Pontino, ancora oggi come allora. Tutti sono sui campi.

In casa, a sfaccendare nella cucina condivisa con l’altra famiglia, c’è lei. Goretti e Serenelli, destini incrociati di chi convive e  condivide tutto. Alessandro, di qualche anno più grande, l’ha vista crescere da che i Goretti sono sopraggiunti da Palliano e se ne è segretamente innamorato a modo suo. Vorrebbe stringere, fidanzarsi, insiste per averla. Ma lei ha in testa i principi della morale cristiana e le sue limpide idee. Così gli dice no, crescendo poi magari si vedrà.

Però lui insiste, ha paura di perderla, è colto da passione violenta, la vuole subito. E’ in preda ad un raptus sessuale. Lei si oppone, rifiuta lo stupro, ferma anche di fronte al pugnale che lui brandisce e ormai non ferma più. La piccola virtuosa cade a terra insanguinata… Il cuore di Mamma Assunta e dei fratelli corre per lo stradone alle grida, la scena è straziante. Durante l’agonia all’ospedale di Nettuno troverà la forza di perdonare il suo amico Alessandro, di desiderarne il pentimento ma anche una vita nuova insieme in paradiso.

Il martirio avvenne il 6 luglio di 114 anni fa a Le Ferriere, a due chilometri in linea d’aria dal podere 769 dove sono nato.

Lo strenuo eroismo di Marietta a difesa di una verginità, oggi così poco considerata, l’ha fatta assurgere agli altari diventando santa nel 1950 per decreto di papa Pio XII. Un esempio molto attuale di tenace resistenza alla sopraffazione e a tutela della propria dignità personale, una vita breve imperniata intorno alla fede cristiana. Nella parete di destra della Chiesa di San Francesco d’Assisi di Borgo Bainsizza, sulla via del pellegrinaggio che annualmente si compie alla vigilia, ho voluto, con la benevola complicità del parroco don Quirino Iori, che il mio amico, l’artista rumeno Valentin Timofte raffigurasse a modo suo la scena del martirio. Oggi Latina ricorda e onora la sua compatrona, la piccola Santa Maria Goretti.       Sergio Andreatta

I Commenti sono chiusi.

Categorie