25th Nov, 2005

Preghiera per la pace

Sergio Andreatta, Preghiera per la pace

Era il 23.03.2003 la prima domenica dopo lo scoppio della guerra in Iraq.

sergio-andreatta-ritratto.jpgHo composto questa preghiera da laico il giorno in cui Latina che si dichiara per la pace lo manifesta la sera con una fiaccolata in Piazza del Popolo…

Preghiera per la pace

 

Padre nostro, Signore di tutti i popoli, di tutte le lingue, di tutte le religioni, Signore di tutte le ideologie anche atee, Signore dei cieli stellati e ora solcati dalla guerra, in questo momento di trepidazione ci rivolgiamo a Te.

 

Liberaci, Padre nostro, dal male della guerra e

donaci la pace!

 

A Te esprimiamo il nostro bisogno di pace, a Te affidiamo la nostra preoccupata preghiera.

Ti preghiamo, Padre nostro, per tutte le persone di buona volontà che sulla terra pensano e operano per la pace.

Per noi portatori di piccole paci quotidiane nella comunità, sui posti di lavoro, di svago e in famiglia. Per i bambini, i ragazzi e gli adolescenti perché si lascino educare alla costruzione e all’amor di pace.

 

Liberaci, Padre nostro, dal male della guerra e

donaci la pace!

 

Per la soluzione di tutte le guerre, anche dimenticate, che trafiggono i popoli dell’Asia, dell’Africa, dove sono reclutati alla battaglia i bambini-soldato, e del Sud-America.

preghiera-per-la-pace-di-sergio-andreatta.jpgPer i missionari, i medici e gli educatori, religiosi e laici, e per chiunque porti, lungo tutte le frontiere piene di insidie della Terra, la speranza di salvezza, la buona novella di pace, i segni e gli interventi umanitari della solidarietà.

Ti preghiamo, Padre nostro, Signore dei cieli e delle terre, liberaci dal male della guerra e donaci la pace.

Liberaci, Padre nostro, dal male della guerra e

donaci la pace!

(Sergio Andreatta, Preghiera per la pace).

Ho composto questa preghiera da laico la prima domenica dopo lo scoppio della guerra in Iraq, il giorno in cui Latina che si dichiara per la pace lo manifesta la sera con una fiaccolata in Piazza del Popolo, mentre in S.Chiara intervengono per la messa serale alcuni missionari in Turchia e da mille balconi, come dal mio, sventolano le augurali bandiere della pace.

”Padre nostro” nella più intima coscienza della fratellanza universale che ci unisce senza distinzioni; “liberaci dal male della guerra” perché, a leggere profondamente negli occhi di un bambino amputato o profugo o a vedere quel monumento al dolore che è una madre piangente il proprio figlio bombardato percuotersi la faccia, si capisce che non c’è cancro più maligno di quello di una guerra.

P.S.

Ringrazio Telefree e Giovanni D’Onofrio per aver ricordato il prossimo evento di “Una Poesia per la pace” del 2 dicembre cui intendo dare, così, il mio personale contributo.

“Beati i costruttori di pace perchè…”.

 

 

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