Ci sono stati tempi peggiori nel cammino dell’umanità, nel XIV sec. una micidiale carestia ha attraversato l’Europa per alcuni anni intorno al 1320 (sembra a seguito di una fase di piccola glaciazione e piogge interminabili) e dopo l’arrivo della peste nera in Europa (Yersinia Pestis, 1347 in Italia partendo da Messina) altre sei ondate regionali di peste fino alla fine del secolo ( esattamente nel 1366-67, 1373, 1374, 1390, 1400 ).
Sempre l’insorgere è stato attribuito dagli epidemiologi al deficit immunitario a seguito di carenze alimentari per carestia, alla sovrappopolazione e, soprattutto, alle carenze igieniche e alla contemporanea diffusione di topi (rattus rattus), pulci del ratto (Xenopsylla cheopis) e alla caccia delle marmotte ( il temibile tarabagan mongolo o tarbagan siberica) per pelliceria in Asia centro-meridionale e su su fino alla Siberia.
Quindi la buona politica deve sempre prestare preminente attenzione ad ogni squilibrio: alimentare, igienico, sanitario.