20th Lug, 2021

Madre Camilla lascia la direzione del Centro Medico “M. Anastasia” di Esmeraldas

Dopo oltre quindici anni, come per i precedenti incarichi, ispirati da un forte senso di responsabilità nella direzione del Centro Medico Missionario di Esmeraldas (Ecuador) la religiosa comboniana Madre Camilla Andreatta, italiana di Borgo Bainsizza di Latina, si accinge a passare il testimone alla esponente di un’altra congregazione. Questo avverrà nel prossimo mese di agosto come ha disposto il Vescovo di Esmeraldas. Tuttavia, dopo il passaggio delle consegne, Camilla continuerà per un congruo periodo nell’opera di assistenza per assicurare continuità di servizio e tutoraggio alla subentrante finché la stessa non si sarà ben impadronita di tutti i necessari meccanismi operativi. Il Centro Medico M. Anastasia, dal nome della comboniana fondatrice del Dispensario negli anni cinquanta, costituisce un punto di soccorso e di assistenza molto significativo per i cittadini della città esmeraldegna popolata prevalentemente da afro-americani diretti discendenti degli schiavi importati circa cinquecento anni fa dal Centro Africa. Madre Camilla Andreatta dell’ordine fondato a Verona a metà del XIX secolo dal vescovo missionario San Daniele Comboni, dopo i voti perpetui, era partita la prima volta a fine degli anni sessanta per gli Altipiani dell’Eritrea mandata quindi in Ecuador dove, in varie località, dall’Isola di Limones alle Ande, dalla Costa di San Lorenzo del Paillon ad Esmeraldas e complesse situazioni sociologiche, avrebbe svolto prevalentemente la sua missione per oltre cinquant’anni, con un intervallo a Città del Mexico come Madre del Noviziato e un periodo di otto anni a Roma come procuratrice generale delle Pie Madri della Nigrizia nella Casa Generale di Via Boccea 506. Ma è soprattutto la missione sul campo, la pastorale educativa e l’agire in prima linea tra poveri e ammalati, a contraddistinguere la sua vita. Ora a quasi ottantadue anni, dopo alcune operazioni chirurgiche e soprattutto per i postumi del Covid 19 da cui è da poco miracolosamente uscita, si impongono altre scelte di campo alla missionaria veneto-pontina la cui vita fino al 2015 è stata raccontata nel libro “Camilla, Missione Esmeraldas” di Sergio Andreatta, Aurore Ed., Latina, con bella Prefazione di Padre Giulio Albanese. Siamo certi che qualche luminoso squarcio di orizzonte la attirerà ancora in avanti, finché le residue forze l’assisteranno, come la prosecuzione del venticinquennale progetto “Educamy” da lei stessa promosso. Con le tante adozioni a distanza ha potuto assistere e curare personalmente lo sviluppo educativo di migliaia di studenti, dalla scuola primaria all’università, di Esmeraldas e dintorni. E ciò è stato possibile grazie alla amorevole rete di solidarietà di tanti italiani e di alcune associazioni che, condividendone il progetto, l’hanno mirabilmente sostenuta e affiancata.

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