17th Mag, 2009

Andreatta, da Paderno del Grappa a Littoria-Latina

  • PADERNO DEL GRAPPA:                                             wpit88x31

ambrogio-andreatta-7.jpgAlle falde del Monte Grappa (TV), 2002 abitanti nel censimento del 2001 ma con demografia in interessante incremento. Il nome del paese (più anticamente Flecta, Fietta…) Paderno, dopo la III Guerra d’Indipendenza con cui il nostro Veneto (ex millenaria Serenissima Repubblica de Venexia) venne acquisito all’Italia (ai tempi di mio bisnonno Vittore Andreatta e di sua moglie Maria Andreazza), divenne nel 1867 Paderno d’Asolo per distinguerlo da altri Paderno e quindi Paderno del Grappa nel 1919/1920, come Bassano e altri nel Circondario, dopo la vittoriosa I Guerra Mondiale per tramandare ai posteri l’eroico patriottismo di quel martire teatro di guerra. Si può capire e condividere, quindi, il giulio-camillo-andreatta-maria-fanny-de-coppi-bertilla-poi-madre-camilla-comboniana-ambrogio-primogenito-e-sergio.jpgviscerale, profondo attaccamento familiare agli Alpini che di quelle pagine di battaglia e sacrificio ne furono in quello scenario i protagonisti. A Paderno (740 nuclei familiari in tutto) il cognome Andreatta (con formazione patronimica risalente al tardo Medio Evo da un Andrea capostipite probabilmente primo comun denominatore: sarebbe di preminente interesse scientifico, per altri versi, una ricerca sul DNA degli Andreatta di Paderno e dintorni) è il cognome “assoluto” con oltre 100 persone che lo portano o il “cognome di villaggio” come definiscono il particolare fenomeno gli studiosi di antroponimia, precedendo esattamente nell’ordine ma a notevole distanza i cognomi: Reginato, Basso, Morosin e Prevedello. Ma si registra un’alta frequenza del cognome anche nel contermine e viciniore Comune di Crespano (“I campanili de Paderno e de Crespan, i xe da la man”), praticamente un tutt’uno territoriale e socioculturale venutosi a strutturare in due entità amministrative. Qui il cognome Andreatta è significativamente il quinto più frequente. I  rami della “cà granda” che ora per prolifica discendenza coesistono collateralmente, sia a Paderno che a Crespano, quasi ignorando la diacronia dei loro originari legami anche per la vicenda delle loro diverse e molteplici fortune, risalgono “ab ovo” ad un unico nucleo familiare. Come anche, volendo allargare la interessante ricognizione sociometrica di qualche chilometro  per effetto dei secolari microspostamenti familiari per lavoro e dello spaesamento, sembrano doversi connettere i rami di Asolo per un verso e quelli di Bassano del Grappa per l’altro.

 

NOTE SULLE FOTO:

in foto 1: la Famiglia di Ambrogio (di Vittore e di Maria Andreazza) Andreatta e Luigia (di Costante) Filippin (miei nonni) negli Anni Trenta a Paderno del Grappa prima di migrare (1933) verso l’Agro Pontino (a Borgo Bainsizza di Littoria / Latina) ove era in atto una titanica impresa di Regime per la bonifica integrale delle paludi;

 in foto 2: Giulio Camillo Andreatta e Maria Fanny De Coppi, con i figli Bertilla, Ambrogio e Sergio a Borgo Bainsizza. La mia infanzia è trascorsa negli ambienti georgici del Pod. 769 dell’O.N.C.;

sergio-andreatta-a-paderno-del-grappa-1989.jpgin foto 3: Sergio Andreatta e Giorgia Eloisa Andreatta in visita turistica (1989) alle terre matrici di Paderno del Grappa;

Sul Cognome Andreatta puoi anche leggere, se interessato, il mio precedente breve studio, condensato in questo sito (link).

 

Cognome di antica e prima radice tridentina, dove continua a persistere con notevole frequenza, che nel XV sec., con la migrazione di un ramo familiare, scende attraverso la Val Sugana fino ai dintorni di Bassano, poi a andreatta-sergio-rosamaria-pirri.jpgFietta/Paderno/Asolo. Da lì, come analogamente dalla epicentrale Pergine** trentina e dalle sue valli, con la mobilità sociale degli ultimi 150 anni si diffonde,  quasi come in una diàspora semantica, per il mondo intero (in Sud America – Argentina, Uruguay, Brasile, Venezuela, Ecuador -, in Europa (Svizzera, Francia, Germania, Bosnia Erzegovina, ecc…), negli U.S.A., in Australia e chissà dove ancora, in cerca di improbabili fortune e, comunque, sempre di più sostenibili condizioni di esistenza. Alcuni dei più stretti familiari sono stati così, o sono ancora, per ragioni di lavoro, studio o missione in U.S.A., Australia ed Ecuador.

 

 

 

 

 

 

in foto 4: Sergio Andreatta (www.andreatta.it ) e consorte.

** Con la curiosa annotazione sul dialetto, rimasto identico e invariato dopo secoli quello di casa mia (originaria di Paderno) a quello parlato a Pergine, come io stesso ho potuto rilevare e documentare nel 1989. La catena generazionale chiusa aveva favorito la migliore conservazione del patrimonio culturale della famiglia, tra cui quello significativo e connotante della parlata. Mentre non è da ritenere soltanto una semplice coincidenza il fatto che la chiesetta di S. Andrea a Fietta andasse a replicare la devozione già proposta a questo apostolo dalla cappella altomedioevale di S. Andrea nel Castello di Pergine Valsugana.

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