2nd Gen, 2008

Come sta Italia?

Come sta Italia?

di: Sergio Andreatta

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Ho letto le odierne analisi de Il Sole 24h, sto sentendo ora una trasmissione a Rainews24 con alcune interviste ai massimi esperti internazionali da N.Y.: emerge un quadro italiano in netta ripresa, con un PIL decisamente superiore a quello di Gran Bretagna e… Spagna, con i conti pubblici mai così bene dal 2001 in poi, con un indice di esportazione, soprattutto riferito al centro-Nord, decisamente migliore: prima la Germania, seconda la Francia, terza ma quasi quasi allo stesso livello… l’Italia e allora? Dati incoraggianti, quindi. Altro che inferiori alla Spagna che avrebbe operato il sorpasso! A quest’ultima va dato atto, certo, di un rapido incremento su tutti gli indicatori ma quanto era arretrata prima e quanto sta ricevendo in termini di sostanziosi aiuti dall’UE, ben più corposi di quelli erogati all’Italia ora? Non facciamo, per piacere, le solite cassandre, non stracciamoci sempre teatralmente le vesti, superiamo, sapendoci elevare dalle beghe almeno per una volta, le deleterie lotte intestine per una politica comune di costruzione, economica bipartisan (come appunto in Germania e Spagna) se vogliamo concretamente puntare insieme alla modernizzazione delle infrastrutture, operazione che richiede spesso tempi e investimenti superiori a quelli sostenibili da una sola legislatura, non appigliamoci sempre a tutte le discontinuità oppositive possibili, non sentiamoci sempre i blu contro i rossi, i ghibellini contro i guelfi, non andiamo solo e sempre a smontare l’altro per il puro piacere della cordata o di farlo (“pars destruens” senza la complementare “construens”). Snelliamo questa paludosa e avvinghiante burocrazia, sosteniamo le imprese, miglioriamo i servizi pubblici e così vedrete che ” ‘o sole mio” potrà tornare a sorridere ancora sul Bel Paese. Si prendano misure per ridurre il gap della modernità, diamo un accelerazione a certi più qualificanti disegni. Bisogna che maggioranza e opposizione trovino, pure, un accordo sulle cose solide, su come risolvere insieme i problemi strutturali del Paese, su quelle riforme essenziali… TV e stampa controinformanti ce ne sono sempre troppe in giro ma non mandiamo all’ammasso il nostro cervello, consultiamo e confrontiamo una pluralità di fonti non distorte, non facciamoci mai condizionare e, soprattutto, imparando dai napoletani, veri e insuperati maestri in questa materia, facciamo un bel gesto di scaramanzia agli inglesi del “The Times”, insopportabili snob che tengono sempre la puzza sotto il naso (salvo a pensare ai cumuli fumanti di immondizia in Campania per cui non hanno tutti i torti). Non l’ha detto anche il Presidente nel suo bel discorso di San Silvestro: abbassiamo i guantoni e pensiamo a lavorare sodo, gente. Meno lamentosi cicalecci e migliore cooperazione tra noi. 

      

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