23rd Nov, 2012

Mozambico, terra di missione. Un incontro nel ricordo del dott. Alfredo Fiorini

Mozambico, terra di missione

di Rosamaria Pirri Andreatta

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Ottobre Missionario  

intenso e straordinariamente prolungato fino all’11 novembre per la visita, a S. Chiara di Latina, di p. Ottorino Poletto (comboniano come m. Camilla Andreatta, da trent’anni impegnata nella missione di Esmeraldas (Ecuador), che in questa chiesa ha ricevuto il suo mandato missionario e zio del giovane don Giulio Osto che coadiuva il nostro parroco durante i fine-settimana di pausa dai suoi studi universitari a Roma). E’ la sua seconda visita dopo quella dell’anno scorso.

P. Ottorino opera in Mozambico, ex-colonia portoghese, indipendente dal 1975 con 18 milioni di abitanti, una superficie di 801 590 k e la cui capitale è Maputo.

dott. Alfredo Fiorini

Il Mozambico è stata la terra di missione, allora tormentata dalla guerriglia, del nostro conterraneo terracinese dott. Alfredo Fiorini, medico, fratello missionario laico, anch’egli comboniano, di cui ricorre proprio quest’anno il ventesimo anniversario del martirio*.

(*NdR.: Il 24 agosto 1992 mentre rientrava a casa, il medico pontino rimase vittima di un mortale agguato in località Nuiravale, falciato da una raffica di mitra in circostanze rimaste oscure. Quando poco dopo un camion che trasportava materiali umanitari, giunse sul luogo sotto scorta dei militari governativi, vennero sorpresi dei guerriglieri che ancora frugavano nell’auto alla ricerca di denaro e che fuggirono via disperdendosi nella giungla. I suoi funerali si tennero ad Aula officiati dal vescovo di Nacala che lo aveva ospitato soltanto il giorno prima. Non unico né raro esempio di inestinguibile amore, fino alla morte, per l’Africa e gli Africani sulla scia di quell’eroico apripista che era stato san Daniele Comboni). 

Copertina della Rivista "COMBONI fem" di novembre 2012 (A.78, N. 11)

Il 4 ottobre 1992 veniva siglata a Roma la pace che poneva fine ad una guerra lunga sedici anni. “E’ una storia di successo, – scrive COMBONI fem  di novembre – perché da quel giorno in Mozambico non si è più tornati ad impugnare le armi, a parte sporadici episodi”.

Il missionario padovano P. Ottorino da diversi anni opera nella stessa zona, ora pacificata dopo gli accordi di pace del 1992, nei dintorni della città di Beira, capoluogo della provincia di Sofala che conta oltre 400.000 abitanti e si affaccia nell’Oceano Indiano.

Il suo impegno per dar voce ad una nuova consapevolezza cristiana e civile è essenzialmente rivolto alla pastorale educativa e sanitaria e soprattutto ai ragazzi. Li sostiene nello studio e nella preparazione ai mestieri artigianali. Un altro capitolo è quello che egli amorevolmente dedica ai malati, in particolare a quelli di AIDS, malattia che si cerca di debellare promuovendo una nascita sana dei neonati e intervenendo con una profilassi preventiva sulle partorienti.

Per quanto riguarda gli altri progetti, sviluppati attraverso la formazione scolastica, i principali sono quelli inerenti la riabilitazione del settore rurale e ambientale. L’agricoltura è infatti, malgrado  le frequenti siccità e inondazioni, la più importante attività economica del paese, tale da fornire i mezzi di sussistenza alla maggioranza dei mozambicani.

P. Ottorino, durante le celebrazioni religiose, ha ringraziato la nostra Comunità per il sostegno ricevuto con le  preghiere e gli aiuti economici.

Dopo la messa serale di sabato 10 novembre, il parroco don Daniele Della Penna e alcuni parrocchiani hanno vissuto insieme a lui e a don Giulio** un momento di accoglienza e intensa convivialità, condividendo la sua significativa testimonianza e poi, in allegria, le genuine squisitezze preparate da alcune signore e anche un immancabile bicchiere di buon vino.  Rosamaria Pirri (Per La Voce di S. Chiara).

**  Anche autore del libro “Diversamente credenti” (Giulio Osto, Diversamente credenti, Tau Editrice, Todi, 2012).

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